Nel bollettino ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità (aggiornato al 12 gennaio 2022) sono registrati 15 casi di decessi per bambini sotto i nove anni, e altri 22 per adolescenti fina a19 anni, su un totale di 7.611.614 di casi e 138.651 deceduti complessivi: il che si traduce in un tasso di letalità dello 0.0108 % per i bambini  e dello 0.0158 % per gli adolescenti. Rispetto al numero di casi viene un numero così piccolo che per vedere un valore diverso da zero occorre considerare cinque cifre dopo la virgola.
Non c’è alcuna emergenza Covid tra i bambini.

La sperimentazione eseguita sul vaccino per questa classe di età è assolutamente insufficiente: soltanto 1518 i bambini testati dal vaccino, secondo quanto riportato nell’articolo di novembre 2021 [https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2116298] del New England Journal of Medicine, con la fine delTrial (cioè della sperimentazione) prevista per il 23 luglio 2024. Nessuno conosce quindi i possibili effetti avversi gravi, soprattutto a medio/lungo termine.

I bambini non sono i maggiori responsabili della diffusione del virus, neanche in ambito familiare. Questo studio tedesco della Jama Pediatrics [https://jamanetwork.com/journals/jamapediatrics/fullarticle/2775656?utm_campaign=articlePDF&utm_medium=articlePDFlink&utm_source=articlePDF&utm_content=jamapediatrics.2021.0001] indaga proprio quanto siano contagiosi i bambini nel diffondere il Covid19, concludendo (con le usuali cautele) che i bambini hanno un effetto marginale nella diffusione del virus.

Nei bambini il contagio con SARS-Cov2 è in genere asintomatico o con sintomi lievi e produce una immunità naturale robusta e persistente a beneficio della comunità.

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